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Lesegno, il vecchio castello dove dormì Napoleone

Il profilo di Lesegno domina con il profilo massiccio del suo maniero, la vallata sottostante: si staglia netto sul dorso di una collina, con il suo aspetto squadrato, lungo lo stradone. Proprio lì Napoleone Bonaparte impiantò il suo quartier generale, scacciando i proprietari, il marchese Gerolamo Brunone del Carretto, sposato con Luisa Pallavicino di Ceva.

«Napoleone era nell’appartamento occupato da Stengel, circondato da tutti i suoi ufficiali. Ella si presenta tremante… così come si trovava, i suoi occhi erano bagnati di lacrime… La dignità, la modestia e il dolore le erano dipinti sul volto. Ella implora la sua umanità e la giustizia e per essere rispettata. Buonaparte risponde freddamente senza guardarla: “Vi hanno fatto qualche torto?” “No generale, grazie alla bontà dei vostri ufficiali. Ma io imploro, io supplico per tutti questi abitanti, che sono stati così maltrattati, e domando che voi estendiate la vostra protezione… Buonaparte non risponde che a monosillabi. Saliceti prende la parola e dice con arroganza inconcepibile: “Noi rispettiamo tutti. è nei principi della nazione francese di fare del bene a tutti, ma noi preferiamo i poveri ai ricchi e se si devono attaccare delle proprietà , sono quelle dei ricchi che prendiamo” . L’aria sprezzante di Buonaparte aveva intimidito la marchesa, l’orgoglio di Saliceti rianimò il suo coraggio. Cittadino commissario – essa rispose – sono d’accordo con voi, che i ricchi devono risentire molto più dei poveri al flagello della guerra, e contribuire più dei poveri a sostenerne le spese. Ma le loro proprietà sono altrettanto sacre come quelle dei poveri».

(Napoleone Bonaparte, 22 aprile 1796, dal quartier generale di Lesegno)

Lesegno, San Michele e Niella Tanaro sono immerse nel verde, circondate da un panorama suggestivo e ricco. Fitti boschi di querce, castagni, faggi, pini e una rete di sentieri tracciati rendono questo ambiente di particolare interesse per escursionisti e amanti del moto ad aria aperta, nonché per i cercatori di funghi, che dopo gli acquazzoni estivi e nella stagione autunnale non mancano di percorrere il sottobosco in cerca di qualche prelibatezza.


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