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Si rinnova lo spettacolo del Pis del Pesio

di EZIO CASTELLINO

Complici le abbondanti piogge dell’ultimo periodo nei giorni scorsi è iniziato lo spettacolare fenomeno della cascata delle sorgenti del Pesio, collocata nel cuore del Parco Naturale del Marguareis.

La grotta del Pis del Pesio costituisce la più spettacolare risorgenza del sistema delle Carsene. Da una spaccatura nella parete rocciosa si attiva una cascata in occasione della piena primaverile, quando è in corso la fusione della neve associata anche alle piogge stagionali. Le diverse sorgenti perenni sono ubicate ai piedi della parete e nascoste dai detriti. La grotta presenta un ramo attivo, con lunghi tratti sifonanti ed un reticolo fossile. Al primo si accede direttamente dall’ingresso dove, attraverso uno scivolo, si raggiunge una prima sala. Da questa partono un grosso camino ed un ramo laterale che termina in un sifone. li ramo principale prosegue con un laghetto, superabile con un traverso su cavo d’acciaio, ed una bella forra con marmitte, percorribile in libera.

E’ uno spettacolo che ogni primavera attira migliaia di escursionisti che, attraverso un percorso ad anello, possono ammirare diverse cascate. A Pian delle Gorre (1032 m), sul lato destro dell’omonimo rifugio, si imbocca la strada sterrata, in leggera discesa, che passa a fianco dell’ex cimitero partigiano e si dirige all’Osservatorio Faunistico delle Canavere. La sterrata diventa subito una comoda mulattiera e si allunga all’interno di un bosco di abete bianco, arrivando a passare su ponte in legno il torrente che scende dal Vallone del Saut.Qui ci si immette su una pista sterrata, che si segue verso destra. Si attraversa un secondo ponte in legno e si scende in direzione nord nord-ovest, costeggiando il torrente. Giunti ad uno spiazzo, si trascura una traccia sulla destra e si continua lungo la sterrata che piega a sinistra (sud ovest) e costeggia il Torrente Pesio. Prima del successivo ponte in legno sul Torrente Pesio, si imbocca sulla sinistra il sentiero per il Gias Fontana e il Pis del Pesio. Il sentiero segue il corso torrente, ai piedi di un bosco di faggio e abete bianco. Si trascura sulla destra il sentiero che scende all’Osservatorio Faunistico delle Canavere poi, con una ripida salita verso sud e diversi tornanti, ci si allontana dal Torrente Pesio; si passa su passerella in legno un ruscelletto e si giunge al Gias Fontana  Al gias si ignora il sentiero a destra per il Passo del Baban. Chi vuole fare incetta di cascate, può invece compiere una breve deviazione di alcuni minuti verso il Passo del Baban ed ammirare anche bella Cascata del Gias Fontana. Ci si tiene sulla sinistra, entrando in uno splendido bosco di faggio, e si sale con traversi e ripide salite fino ad un bivio: a sinistra si prosegue per il Gias degli Arpi, a destra per il Pis del Pesio. Si imbocca il percorso di destra, salendo con numerosi stretti e ripidi tornanti fino ai piedi della cascata del Pis del Pesio  Tornati sui propri passi fino all’ultimo bivio, si prosegue questa volta in direzione del Gias degli Arpi. Si sale tra faggi ed abeti bianchi fino ad immettersi sulla mulattiera ex militare che unisce Pian delle Gorre con il Colle del Prel. Si segue la mulattiera verso sinistra in lieve ma costante discesa. Il lungo percorso termina ben più a bassa quota, nel Vallone del Saut. Qui dopo aver passato un impetuoso torrente su una lunga passerella in legno, si incontra un bivio: si abbandona la vecchia mulattiera e sale a destra, trascurando subito il ponte sulla sinistra e proseguendo a salire su un evidente sentierino. Si giunge in breve alla prima delle due Cascate del Saut dove un balcone in legno consente di godere al meglio lo spettacolo. Passato un ponte in legno si raggiunge la seconda cascata; dopo una breve risalita, un ripido sentierino ridiscende velocemente alla vecchia mulattiera ex militare abbandonata poco prima. Si continua sulla mulattiera verso sinistra, fino ad uno slargo dove giunge da valle una comoda strada sterrata. Si prosegue la discesa sulla rotabile fino a tornare a Pian delle Gorre.

La durata dell’intero tragitto è di circa 2,5 ore.

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