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Vigne e vignaioli, il vino di Clavesana

Fare il vino insieme: la Cantina di Clavesana

Alle Surie il vento quando soffia è più intenso che da altre parti. Ci si arriva salendo un po’ sopra Clavesana, fino a quando le case sono sempre meno, le vigne sempre di più e il silenzio assorbe tutto quanto. Posti così ti costringono semplicemente a fermarti e guardare. Quando sei dalle ex Scuole di Surie devi per forza farlo. Lo sguardo scende fin giù, là dove in realtà comincia e finisce tutto. Perché l’uva matura e cresce qui su questi pendii, poi viene raccolta e portata in basso, in cantina. In queste zone il vino lo si fa “insieme” conferendo le uve alla cantina sociale di Clavesana.

Sono loro, i soci, alla base di tutto, che dal 1959 si sono uniti per perseguire un obiettivo condiviso. Oggi sono 230 e coltivano 380 ettari di vigne in collina, tra i 200 e i 550 metri sul livello del mare. L’unione fa la forza e fa il vino buono. Durante la terribile alluvione del ’94, che qui, come in tutto il circondario, ha impresso una traccia indelebile, le porte si aprirono per accogliere le famiglie e tutti coloro che una casa e un posto per dormire non ce l’avevano più. Furono giorni difficili e vennero superati grazie all’aiuto di tutti.

clavesana
Le Surie di Clavesana

Oggi la cantina, con il suo punto vendita, è diventata una tappa obbligata sulla via del vino, per una degustazione o per partecipare alle tante opportunità culturali ed enogastronomiche organizzate, salendo magari su proprio alle Surie a sorseggiare un bel calice d’Alta Langa. Il prodotto cult qua è il Dolcetto (docg), che arricchisce l’offerta di rossi e bianchi. Il Nebbiolo, la Barbera, il Barolo, l’Arneis o lo Chardonnay sono solo alcuni delle sfumature di gusti e sapore in cui sono racchiuse le Langhe. Proprio da una vigna di Chardonnay, sulle colline sopra Clavesana, per la prima volta nel 2014 è nato infatti il “Piemonte spumante Chardonnay”, che riflette una tradizione antica dietro le classiche “bollicine”, realizzate seguendo rigorosamente il “metodo classico” o “Champenoise”.

Nello specifico, la Cantina produce, ad oggi, addirittura due spumanti (Piemonte doc Spumante e Alta Langa docg), che vengono fatti rifermentare in bottiglia per ben 50 giorni, durante la primavera successiva alla loro vendemmia. Il “remuage” è la prima operazione condotta dopo il periodo di riposo del vino sui lieviti di fermentazione. Le bottiglie, poste in orizzontale, contengono diversi residui che dovranno poi essere eliminati. Così vengono adagiate a testa in giù su particolari cavalletti in legno, i “pupitre”, che permettono un posizionamento obliquo in modo che i residui si depositino nel tappo. Ogni bottiglia viene poi ruotata di un quarto di giro alla volta per accelerare la discesa del residuo verso il tappo, fino ad aver compiuto un giro completo della bottiglia. Tutto rigorosamente a mano, grazie ai professionisti della cantina, nell’elegante barricaia che giace proprio sotto il punto vendita. Dopo circa 30 giorni di “remuage”, si effettua la sboccatura e la dosatura del prodotto.

Panchine giganti
I Calanchi del Tanaro

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Infopoint - Viaggio nel Monte Regale

PRODUTTORI IN LANGA CANTINA CLAVESANA
Frazione Madonna della Neve, 19
12060 Clavesana
Tel. 0173 790451
siamodolcetto@inclavesana.it
www.inclavesana.it
Orari: lunedì-domenica, 8-12 e 14-18


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