Skip to main content

Farigliano, tra girasoli, gatti rossi e artisti misteriosi

Da Dogliani scendendo giù, annunciato da due curve un po’ più brusche, ecco che ci troviamo subito in Farigliano. Adagiato sulla sponda destra del Tanaro e, allo stesso tempo, aggrappato alle colline che risalgono, le Langhe incontrano la pianura, dando origine ad un paesaggio decisamente caratteristico. Passeggiando per il centro, dopo aver gustato un gelato, un aperitivo o un buon piatto di ravioli al plin, merita attenzione la seicentesca fontana in marmo di Garessio progettata dall’ecclettico architetto Schellino, il famoso “Gaudì delle Langhe

Poco fuori dal centro, in direzione Dogliani, spunta tra le vigne la cappella romanica di San Nicolao, risalente al XV secolo, contenente all’interno un prezioso ciclo affrescato. Dal 2021 poi Farigliano è diventato anche “paese dei girasoli”. L’ambizioso progetto colora di giallo i prati del circondario, grazie alla fioritura in contemporanea di una moltitudine dei famosi “fiori del buonumore”. I girasoli, d’estate, si possono ammirare e fotografare in tutto il loro massimo splendore, i turisti vengono accompagnati alla scoperta delle suggestive coltivazioni percorrendo un percorso naturalistico.

Dove sono i campi di girasoli di Farigliano?
I campi del progetto sono quattro, anche se già dal prossimo anno l’iniziativa verrà estesa probabilmente ad altri terreni. Arrivando da Carrù si incontra il primo prato, dopo il benzinaio, 200 metri sulla sinistra. Arrivando da Dogliani invece i girasoli sono all’incrocio per frazione Masanti e nei pressi della chiesa di San Nicolao. Un quarto campo è localizzato invece in paese, in direzione campi sportivi.

Gatti rossi e un artista misterioso

Di gatti rossi è probabile che a Farigliano non ne troverete tanti, o comunque non più del solito. Ma sappiate che, praticamente da sempre, gli abitanti sono detti “i gat rus”, i gatti rossi. Nei tempi andati, attorno all’inizio del XIV secolo, il castello era abitato dalla Marchesa Isabella Doria. In un banchetto in suo onore pare che un gatto, bianco candido, saltò sul tavolo e fece rovesciare tutto il vino, macchiandosi inevitabilmente di rosso. Tutti i gatti che nacquero dopo furono rossi e Farigliano divenne inevitabilmente il “paese dei Gatti Rossi”. Questo piccolo Comune della Langa è un vero e proprio salottino, snodo da ogni parte delle “vie del vino”, dove i tesori sono nascosti e bisogna andarli a trovare. Una curiosità: ultimamente in paese risiede un “artista misterioso” che rallegra il paese con opere dipinte e collocate nottetempo, che sicuramente contribuiscono a creare un’atmosfera piacevole. Così negli anni sono spuntati sassi a forma di Minions, Puffi o uno Yoda gigante all’ingresso del paese, ricavato da due balle di fieno.

Progetto realizzato con il sostegno di

E numerosi altri Partner